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domenica 24 maggio 2009

Un anno fa; a year ago

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Un anno fa,
mi hai reso una persona completa.
Un anno fa,
mi hai messo addosso un sorriso perenne e un po' ebete che è durato per giorni, mesi, settimane, e che ancora mi ritrovo stampato sulla faccia quando penso a noi due, quel giorno.
Un anno fa,
mi hai fatto sentire la più bella del mondo. Del tuo mondo, almeno.
Un anno fa,
abbiamo riso, cantato, ballato e brindato con i nostri amici e con i nostri cari ad un amore d'altri tempi.
Un anno fa,
non avremmo mai pensato che un anno dopo saremmo stati qui ad aspettare un po' impazienti che nasca il frutto del nostro amore. Un bambino che parte fortunato, perché i suoi genitori sono tutto l'uno per l'altra. Un bambino che io spero tanto sia uguale uguale a te. Perché ti amo. Anche più di un anno fa.

A year ago,
you made me complete.
A year ago,
you put an everlasting and a bit silly smile on my face that lasted for days, weeks, months, that I still find on me whenever I think of us on that day.
A year ago,
you made me feel like I was the most beautiful girl in the world. In your world at least.
mi hai fatto sentire la più bella del mondo. Del tuo mondo, almeno.
A year ago,
we laughed, sang, danced and toasted with our friends and the loved ones to a love of another era.
A year ago,
we couldn't imagine that a year later we would have been here, waiting a little impatiently for our baby to arrive. A baby that begins his life in a lucky way, because his parents mean everything one to another. A baby that I hope so much will be exactly like you. Because I love you. Even more than a year ago.

mercoledì 4 febbraio 2009

Album VI: il mio asso nella manica!



Uno dei segreti della buona riuscita del nostro matrimonio è stato un piccolo gioco che abbiamo usato e che ci ha permesso di:
-far rompere il ghiaccio tra gli ospiti
-invitarli a interagire e a vivere la giornata in modo attivo
-gratificare il loro narcisisimo (non avevamo previsto le foto in posa e la gente un po' si aspetta di essere fotografata in queste occasioni)
-avere dei bei ricordi da tenere per noi dopo le nozze

Di cosa sto parlando?


Cliccare per ingrandire

Abbiamo creato uno "spazio polaroid". Ci siamo procurati una macchina e una decina di cartucce (circa 100 foto) e un paio di penne indelebili, e abbiamo chiesto agli ospiti di farsi uno scatto e lasciarci una dedica. Avevamo allestito con dei pali di legno e del filo una specie di stendino a cui poi loro potevano appendere le foto con delle mollettine di legno. Il risultato è stato carinissimo e l'iniziativa è stata più che apprezzata! L'unico problema è che un paio di personaggi hanno cercato di monopolizzare la macchinetta e che molti si sono intascati le foto e non ce le hanno lasciate... In ogni caso ne abbiamo ottenute un bel po', e ogni tanto ci facciamo due risate scorrendo l'album in cui le abbiamo raccolte.

Per un po' non sarà purtroppo possibile ripetere questo giochino perché la Polaroid ha messo fine alla produzione delle cartucce. La buona notizia è che pare che un'altra azienda, sembra olandese, dovrebbe riavviarne la produzione (evvai!). Nel frattempo si può fare anche di meglio con le stampanti portatili, o anche proiettando le foto direttamente su uno schermo..

Vi piace l'idea?

Dimenticavo: nella foto in alto ci sono i nonni materni di Igor. Abbiamo avuto la fortuna di avere tutti e 8 i nostri nonni presenti al nostro matrimonio. Purtroppo solo 7 riusciranno a diventare bisnonni. Ciao Primo!

Baci

sabato 31 gennaio 2009

Album V: il pranzo di nozze

Marito e moglie. Che effetto mi fa ancora dirlo.. ecco, appena dopo la cerimonia mi faceva un effetto stranissimo anche pensarlo: mi sembrava di vivere una favola, un sogno, mi sentivo come se avessi potuto volare, se solo avessi voluto.
Siamo arrivati all'agriturismo prima degli ospiti. Forse perché nessuno di loro era pratico dei colli bolognesi? Forse perchè non abbiamo voluto fare le foto di rito in posa? Certo è che arrivare prima degli ospiti mi ha dato il vantaggio di poter dare un'occhiata al lavoro della fiorista con tranquillità. Avevo lavorato per mesi per ottenere un risultato delicato, primaverile, non artefatto e che incoraggiasse l'informalità. Missione compiuta!



Dopo un aperitivo servito all'interno dell'agriturismo, durante il quale gli ospiti hanno individuato il loro posto a tavola usando il tableau e i segnaposto personalizzati, ci siamo tutti seduti a tavola per il nostro pranzo in tipico stile bolognese (lasagne, pasta al forno etc).


Ma prima, dopo e tra una portata e l'altra è successo quelloc he speravo: tutti si sono sentiti liberi di alzarsi, di interagire, di approfittare delle sdraio per un sano riposino, di giocare con le bolle di sapone... e con la mia arma segreta (nel prossimo post, promesso)




A pasto concluso, il nostro Mc Ciccio, ha annunciato il taglio della torta come l'evento del secolo…

E noi non ci siamo tirati indietro...
E mentre la deliziosa torta veniva servita, noi giocavamo con i cake toppers



Ed era il momento di aprire le danze: qui sono venute fuori le nostre doti innate di pagliacci ( e le doti di ballerino snodatissimo del mio neosposino). Potevamo esibirci in un valzer? O in un lento strappalacrime? Noi due? Naaah



Abbiamo preferito un twist, con imitazione di John Travolta e Uma Thurman in pulp fiction inclusa!
Rotto il ghiaccio, tutti gli over 35/40 si sono dedicati al ballo nell'oretta di balli popolari che avevamo pensato per loro..
La festa infatti è finita in tarda serata, quando il parentado si è ritirato (chi a riposarsi in albergo e chi è tornato a casa). Altri amici che ci hanno raggiunti per l'ora dell'aperitivo (tigelle e crescentine per tutti) ed è finita con balli e pogo scatenati.. ma non documentati con prove fotografiche!
Ecco, quando dico che il nostro matrimonio è stato più una festa che una celebrazione tradizionale, penso proprio a questi momenti. Vivere la nostra giornata con allegria e leggerezza ci ha permesso di affrontarla senza ansie e si trasmettere ai nostri ospiti una sana voglia di stare insieme, divertirsi, e celebrare l'amore senza troppi formalismi. Se posso dare un consiglio a tutti i futuri sposini è proprio questo: i vostri ospiti si sentiranno un po' come vi sentite voi, saranno molto influenzati dal vostro stato d'animo, quindi state tranquilli, godetevela, allontanate malumori e tensioni, e vedrete che riuscirete a coinvolgere tutti. L'atmosfera ne beneficierà sicuramente!

Per tutte le foto grazie a Michela Zucchini e al mitico Michele

mercoledì 28 gennaio 2009

wedding planner o fai da te? riflessioni di una sposa recente...

Secondo me una cosa non esclude l'altra.


Temo che spesso si confonda la figura della wedding planner con una persona che si prende l'incarico di organizzare tutto il matrimonio, dall'inizio alla fine. Che ne sceglie il tema e l'estetica, e si occupa di fornire gli sposi di tutto quello di cui hanno bisogno senza che loro mettano becco.
Sì, è quello che un wp può fare, se la coppia lo desidera. Ma non credo sia per forza in suo compito principale. Perché per portare un tocco personale all'evento credo che il coinvolgimento dei protagonisti sia essenziale. E la wp dovrebbe essere in grado di guidare gli sposi nella realizzazione di questi tocchi personali, se ce ne fosse bisogno, facendo in modo che siano in armonia con tutto il resto e che il risultato finale sia piacevole.
Ci sono talmente tante altre cose da curare in un matrimonio che anche se tutti i particolari e le decorazioni gli sposi li vogliono comprare all'ikea (santa Ikea), ci saranno mille altre incombenze da cui potrà sollevarli per renderli più liberi di godersi il loro giorno. In America ci sono spose che si occupano da sole addirittura dei fiori ma che hanno una (o più) wp sempre al loro fianco!
Io ad esempio, adesso, rimpiango un po' di aver sottovalutato l'aiuto che mi avrebbe potuto fornire una wp, anche se ho fatto da sola praticamente tutto tranne i fiori.
Vedete, ho dei gusti precisi e mi fido delle mie scelte quindi non sento il bisogno di essere guidata in questo (se non per trovare soluzioni più convenienti per fare le stesse cose).
Col senno di poi, però mi sarebbe servito un po' di aiuto per permettermi di essere LA SPOSA e basta, e non la wp della sposa e la sposa, contemporaneamente.
Quando è arrivato il fatidico giorno non ne sapevo forse abbastanza per fare in modo che tutto fosse perfetto: era la prima volta, come potevo! Adesso magari sarebbe diverso.. ma credo che anche una wp affermata avrebbe piacere ad avere al suo fianco un aiuto professionale il giorno delle proprie nozze.
Così anch'io quel giorno non avrei passato il tempo a parlare con i gestori dell'agriturismo e a spiegare loro per l'ennesima volta dove volevo il tavolo con la torta, a scandire le tempistiche di tutti i fornitori, a ricordare al dj (anche se è un amico che lo ha fatto come dono) quando era il momento di passare dalla musica per l'aperitivo a quella per il pranzo etc. Forse avrei dato un bacio in più a mio marito e uno "scusi, cameriere, ci porta altra acqua per favore?" in meno!

Chi la pensa come me? Chi non è d'accordo? Quali sono le vostre esperienze?
Baci!

domenica 25 gennaio 2009

Album IV: oggi sposi



Non sono riuscita ad arrivare tardi al comune... nemmeno di un minuto.
Per tutti i 4 km di viaggio da casa avevo chiesto a mio zio, che guidava: che ore sono? vai piano o arriveremo in anticipo!! Mentre scendevo dalla macchina suonavano le campane di mezzogiorno. Che ci posso fare, sono una persona puntuale...



Il piano era che igor mi aspettasse sulla soglia d'ingresso del palazzo e che insieme entrassimo nella stanza.. non volevo avere tutti gli occhi addosso.
Però pare che quando mi ha vista non abbia capito più nulla.



Di tutta fretta è andato ad aspettarmi al tavolo della cerimonia, dove l'ho raggiunto e salutato. Com'era bello :)
Un simpaticissimo assessore comunale dall'accento emiliano ci ha sposati.
Abbiamo detto sì, tutti tremolanti e felici. Ci siamo scambiati gli anelli.
Poi un bacio per cui ci hanno fatto i complimenti (pare che molti sposi più pudici non diano al fotografo nemmeno il tempo di immortalare l'attimo tanto sono fugaci e timidi i loro bacini).



Tanti flash, tanti applausi, tante mani da stringere e baci sulle guance da accogliere...
Poi, mentre da marito e moglie per la prima volta ci guardavamo e abbracciavamo, tutti sono usciti ad aspettarci fuori...
i bimbi con le bolle di sapone,



E gli adulti pronti a copririci di riso!



L'abbiamo fatto davvero!!


Foto: Michela Zucchini
...continua a leggere

venerdì 23 gennaio 2009

Album III: prepariamoci al matrimonio



La mattina del nostro matrimonio è stata molto tranquilla: ho cominciato con la doccia, una passata con l'aspirapolvere e la colazione.
Presto è arrivata Monia la mia super hair stylist e ha cominciato a domare la mia chioma (come erano lunghi e biondi i miei capelli 8 mesi fa)



Poi io ho pensato al trucco



Mia mamma mi ha aiutata con il vestito



E quasi dimenticavo almeno un po' di gloss



Mentre nell'altra stanza del nostro bilocale arrivava il mio sposo, che si chiedeva dove andasse messa la bottoniera. Era forse la prima volta che ne vedeva una, così mia mamma è arrivata in suo soccorso..



E poi è andato ad aspettare la sua sposa al castello del comune (è un castello davvero!).



"Posso uscire?"




Foto Michela Zucchini

mercoledì 21 gennaio 2009

Album II: i dettagli

Questi siamo io e il mio maritino:


Volevo iniziare dall'inizio (sorry per l'allitterazione) a raccontarvi il mio matrimonio.. ma non ce la faccio! Scopro subito le carte e sottopongo al vostro giudizio una piccola galleria che riassume gran parte dei dettagli che abbiamo utilizzato:


(come per tutti i post cliccate sull'immagine per vederla ingrandita)


Ci siamo io, il mio vestito e il mio bouquet, le scatole delle "circa bomboniere" (vi spiegherò...); l'allestimento delle lunghe tavolate che ho scelto invece dei tavoli rotondi; ancora il mio vestito e le mie scarpe per la cerimonia; dettagli sui fiori (com'erano belli... ah), le scarpe del mio lui e quelle che mi sono messa io poi; le bolle di sapone che ho personalizzato; i sacchettini del riso; i cuscini per le fedi.

Bé che ne dite? So che sono di parte (c'è il lavoro di mesi dietro a queste immagini!), ma io sono molto soddisfatta. Vi piacciono? Il merito non è tutto tutto mio. Devo ringraziare chi mi ha aiutata (e il mio maritino che mi ha sempre sopportata)!

Foto: della superadorabile e bravissima Michela Zucchini che non finirò mai di consigliare e ringraziare e adorare!
Allestimento tavoli e fiori: a cura di Il piacere di Ricevere
Abito: le due manine sante di una bravissima sarta su mio disegno
Design di inviti, menu, segnaposto, stickers, tableau: mie l'idea e lo schizzo, impaginazione e stampa grazie ad un'amica
Sposini, decorazione bolle, sacchettini riso: Moi!

martedì 20 gennaio 2009

Il mio album, I: l'ispirazione

Questa è la tavola sulla base della quale ho cominciato a costruire, più o meno un anno fa, il mio matrimonio.



è molto diversa da come la costruirei oggi: aggiungerei un abito adatto, un'idea di allestimento della tavola, altri dettagli più...nuziali. Quello che mi interessava quando l'ho creata, però, era semplicemente rendere visibile l'atmosfera che io e il mio futuro marito avevamo voglia di offrire ai nostri ospiti: un ambiente giovane e molto informale; una palette di colori sognante, tenue, varia e adatta alla mite giornata di primavera in cui speravamo; ricordi e richiami al mondo dell'infanzia e del gioco; caramelle, bolle di sapone, acquiloni e hoola hoops.

Non ho realizzato tutto quanto avevo in mente all'inizio (ho fatto l'errore di non farmi aiutare da nessuno, e io lavoro quelle 10 ore al giorno, quando va bene; e comunque le idee si evolvono velocemente), ma questa traccia visiva mi è stata utilissima per guidare le scelte dei vari dettagli, piccoli e grandi, che hanno reso il nostro giorno unico e, almeno per noi, indimenticabile.

martedì 6 gennaio 2009

Passione nozze!

Prima di sposarmi, anzi, pima di preparare il mio matrimonio, il matrimonio in sé non mi interessava. Credo mio marito abbia voluto sposarsi con me anche perché sperava in una cosa informale, magari solo noi e i nostri testimoni, in jeans. Pensavo anch'io mi sarebbe bastato, all'inizio. E non ho infatti mai voluto nulla di troppo sfarzoso. Poi però, man mano che i miei progetti prendevano forma, ho cambiato idea piuttosto radicalmente. Perché ho cominciato a capire che più passione e cura mettevamo nell'organizzazione di quel giorno, maggiori erano le possibilità che noi stessi ci riconoscessimo nell'evento che stavamo organizzando e che noi stessi riuscissimo a trasmettere il significato più personale ed intimo di quel giorno (l'amore, la promessa di una vita insieme, visti dalla nostra prospettiva) a tutte le persone care che avremmo invitato a condividere il nostro giorno speciale insieme a noi. Ho notato che c'è la diffusa convinzione che alcune cose vadano fatte in un certo modo, senza possibilità di discostarsi dalla tradizione o dalle abitudini. E io credo che se organizzare un matrimonio si traduce nel rispettare acriticamente una serie di convenzioni e di "si fa così" e "ci vuole questa cosa qui se no la gente si lamenta", il risultato sarà probabilmente formalmente impeccabile e rispetterà tutti i dettami del galateo, ma forse poco personale. Se non pacchiano (zie, sto pensando a voi nei vostri vestiti di meringa anni '80). Negli 8 mesi nei quali abbiamo organizzato il nostro matrimonio, io e mio marito (wow, mi fa ancora un effetto dirlo/scriverlo!) abbiamo dovuto passare il tempo dribblando cuscini per le fedi a forma di cuore in raso di nylon, proposte di strani nomi per identificare i tavoli, bomboniere improbabili... quasi tutte idee delle nostre mammine, a testimoniare che le nozze sono un affare di famiglia, e di abitudine. Non era l'aspetto scenografico del matrimonio la cosa per noi più importante, comunque. Quello che volevamo era creare un giorno che fosse nostro, che ci definisse come coppia, che fosse significativo per noi e che rimanesse nei ricordi dei nostri ospiti. E per ottenere questo risultato abbiamo passato tempo (parecchio) a capire cosa non volevamo. Cosa invece per noi era importante. Quali fossero le scelte che potevano esprimere in modo chiaro la nostra personalità. Per esempio? Abbiamo voluto degli inviti fatti apposta per noi e un tema grafico ricorrente in tutti gli elementi, con dei colori che si ripetevano e aiutavano a creare un'atmosfera. Abbiamo fatto da noi con le nostre mani molte cose. Abbiamo evitato di fare le bomboniere. Abbiamo organizzato più una festa che un ricevimento, con più giovani che vecchietti (amici nostri e non dei nostri genitori), in una location suggestiva ma per niente pomposa. E abbiamo avuto le nostre foto senza mai metterci in posa e senza mai lasciare la festa. Abbiamo avuto anche la fortuna (e la pazienza!) di trovare fornitori iluminati che ci hanno aiutato a realizzare la nostra visione! Perché noi siamo un po' così: amanti delle cose semplici, giovani, allegri. A sentire i pareri dei presenti, ce l'abbiamo fatta ad ottenere il risultato sperato. Il nostro matrimonio è stato unico nel suo genere, e sebbene poco tradizionale, non ha scontentato nessuno. Non noi di certo, almeno. Presto vi mostrerò un po' di quello che abbiamo combinato... e mi piacerebbe vedere cosa state pensando di combinare voi per realizzare il vostro evento unico e irripetibile!
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