Queste Christian Louboutin mi perseguitano, le ho trovate ai piedi di innumerevoli spose americane nei matrimoni pubblicatisui blog negli ultimi giorni.
Devo dire che non sono per niente il mio stile, io che vado in giro in dunk o ballerine, però mi fanno impazzire... sicuramente non sono per molte... ma per chi ha lo stile adatto, credo siano un dettaglio dall'alto potenziale per lasciare gli ospiti a bocca aperta!
Immagini tratte da Oncewed, Green wedding shoes
♥Credo che calzarle per una giornata sana come il matrimonio, dove devi girare come una trottola, e magari il ricevimento si svolge in un giardino , le sconsiglierei vivamente, anche se le trovo molto belle e"drammatiche", ma questi sono solo per il set fotografico per il redazionali, dal vivo sarebbero un cazzotto nell'occhio
RispondiEliminabaci baci
assolutamente deliziose!!!
RispondiEliminatu nn sai che ormai ho addestrato cosi' bene Naz che appena vede una suola rossa riconosce pure la marca delle scarpe! :-D
RispondiEliminaecco dove arriva una bridezilla!
ma dove le posso prendere le scarpe verdi!
santa laura protettrice delle sposine...aiutami tu!dove vado!?
per tornare al post...adoro alcune labuotin ma queste nn mi fanno impazzire.
ma alla sposina in questione stanno benissimo!
cosi' pure come ricordo le scarpe di una tua sposina...paloma!quelle mi piacevano tantissimo!
chiara
Scarpe brillantinose vi amoooooooooo. La prima coppia di sposi è talmente eccentrica e sconvolgentemente bella da togliere il fiato. Approvo approvo approvo: fuori dagli schemi e con ottimo gusto.
RispondiEliminaGiada
Pensa che quando mi sono sposata io nel 2000 le ballerine non andavano per niente, io alta 1.81 non volevo assolutamente le classiche scarpe da sposa e sono letteralmente andata fuori di testa nella ricerca. L'unico paio che mi faceva impazzire erano in cavallino bianco, solo che la data del matrimonio era il 20 di agosto... Poco prima ho trovato lo stesso modello in pelle, per fortuna!
RispondiEliminaQueste le trovo molto abbinate al servizio fotografico.
A presto,
Silvia